10 meraviglie della Turchia
Se stai progettando un viaggio in Turchia, eccoti 10 esperienze imperdibili! Nella magica Istanbul ma non solo: sapevi che in Turchia potrai fare il bagno in una cascata pietrificata?
La Cisterna Basilica di Istanbul
Nel 1545 lo studioso Gyllius venne a sapere che nelle cantine di alcune case sul primo colle della città di Istanbul era possibile pescare buon pesce di acqua dolce semplicemente lasciando cadere la lenza sotto i travetti dei pavimenti. Incuriosito dalla pesca miracolosa si intestardì fino quando riuscì a svelare il mistero: sotto quelle abitazioni c’era la straordinaria ma dimenticata cisterna che un millennio prima immagazzinava l’acqua del Gran Palazzo. 336 colonne disposte in 12 file sorreggono le alte volte creando una armonioso labirinto di chiaroscuri; il pavimento è sotto un metro d’acqua limpida dove si svolge incessantemente la danza guizzante di enormi carpe.
Passeggiare a Istanbul
A piedi nel caos ordinatissimo della città: ecco un’esperienza straordinaria, da vivere con tutti i sensi. Vedrai stormi di pappagalli che si alzano in volo, carretti di frutta inverosimilmente carichi, giocatori di backgammon concentrati sui loro dadi e coloratissime vetrine di pasticcere. E ancora ambulanti che leggono la mano e predicono il futuro, gattini appostati per rubare le esche – o magari le prede! – dei pescatori schierati sul ponte di Galata.
La moschea nuova di Istanbul
La Yeni Camii (moschea nuova) non è, in realtà, affatto nuova, vanta infatti la veneranda età di quattro secoli. Rimasta esclusa dai principali percorsi turistici, preserva ciò che la Moschea blu, sua sorella maggiore, così assediata non può più donare, la tranquilla pace che la rotondità delle sue forme è in grado di offrire.
Il kasandibi
Imperdibile, è la versione caramellata del tavuk gogsu. Questo nutriente budino tra i suoi ingredienti ne elenca uno molto particolare che può creare diffidenza negli occidentali: il petto di pollo. In realtà questa presenza non viene affatto avvertita dal ghiottone ignaro che non potrà far altro che compiacersi di questa prelibatezza turca tutta morbidezza e profumo.
Il tramonto su due continenti
Un traghetto di linea attraversa il Bosforo ogni mezz’ora e raggiunge Demokrasi Meydani sul versante asiatico di Istanbul. È importante arrivare almeno un’oretta prima del tramonto per avere il tempo di raggiungere i gradoni che guardano l’Europa da dietro la kiz kulesi (torre della vergine), su cui piccoli bar sistemano morbidi cuscini e servono çay fumante. Il sole d’improvviso sembra farsi più grande e si tuffa senza paura fra le punte adunche dei minareti sullo sfondo di un cielo di fuoco e di morbide cupole mentre il Bosforo luccica d’oro. Attenzione a non farsi rapire del tutto dalla poesia, perché si rischia di perdere l’ultimo traghetto!
Il tè
La fama del caffè turco ha superato tutti i confini, tant’è che, quando si scopre che i turchi bevono in continuazione bicchierini di tè bollente si rimane un po’ perplessi. In effetti il caffè turco è una squisita rarità, un vizio che non si concede quasi mai nessuno, infatti è molto più caro, di preparazione più complicata e lunga rispetto all’amatissimo, immancabile, economicissimo çay. I piccoli bicchieri di vetro a forma di tulipano sul piattino decorato sono ovunque, il çay si beve ovunque e in continuazione, è squisito, forte e dolce, non è mai di troppo, berne a volontà fa sentire subito meno estranei.
L’hammam
Sotto la grande cupola traforata di ampolle da cui proviene una luce morbida con qualsiasi cielo, il tempo si ferma. Seduto sulla panca che corre lungo tutta la parete accanto a una delle numerose vasche d’acqua o sdraiato sulla fontana centrale indossando unicamente un sottile telo di cotone, odi lo sciabordio delle abluzioni altrui, godi la perfezione della temperatura, attendi il momento del tuo massaggio di schiuma o olio e non hai più nessuna fretta.
La cascata pietrificata di Pamukkale
Pamukkale (castello di cotone) è il miracolo che la natura ha creato unendo un declivio a una fonte di acqua calda estremamente calcarea. Il carbonato di calcio che l’acqua termale deposita copiosamente scendendo lungo il ripido pendio sin da tempi antichissimi ha creato una morbidissima cascata pietrificata in continuo mutamento. Fra i bianchi fumi del vapore appaiono le abbaglianti pareti di candido marmo e le lattee vasche semicircolari sovrapposte colme fino all’orlo di acqua turchese. Il consiglio è giungere a Pamukkale all’alba, per godere del luogo quasi deserto e vivere con pieno piacere l’esperienza del bagno nelle vasche termali.
I camini delle fate
I paesaggi della Cappadocia sono qualcosa di indescrivibile, modellati da secoli di acqua e vento. Qua e là nelle valli si innalzano miriadi di guglie di roccia dalle più alle meno sottili e regolari; la presenza di impurità di vario genere nella pietra le tinge di rosa fragola, di giallo zafferano o, ancora, le lascia candide come panna: sono i camini delle fate. Sin da tempi antichissimi chi si insediò qui pensò di sfruttare le particolari caratteristiche di questa roccia per costruire la propria abitazione; le case, le chiese e le botteghe non sono state edificate mettendo ma togliendo, sono state infatti scavate all’interno delle guglie. Passeggiare fra queste particolarissime formazioni geologiche è surreale come attraversare una favola.
Lo street food
Viaggiare significa anche gustare i sapori nuovi di una cucina esotica. Fra le specialità da provare ci sono quelle dello street food turco, una cucina “povera” ma molto saporita. L’elenco è piuttosto lungo, e potete anche lasciarvi guidare dal naso! Fra gli altri, il pesce fritto al mercato del pesce, i simit, ciambelline ricoperte di sesamo (che vengono vendute anche accompagnate con crema, nutella o patè di olive); i Midye dolması, cozze ripiene di riso e profumate di limone, e gli içli köfte , guscio di sfoglia ripiena di carne trita, prezzemolo e pinoli.